Anno liturgico C (2024-2025) – Tempo Ordinario – XXXIV Domenica – Cristo Re – (23 novembre 2025)

L’immagine di Cristo re a partire dalla croce non può che essere un’immagine di rivelazione. L’uomo non avrebbe mai potuto escogitare un’immagine del genere! E questo testimonia quanto i pensieri degli uomini siano distanti da quelli di Dio. A ben guardare, molti particolari del racconto della crocifissione richiamano il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto all’inizio del suo ministero messianico. Quella che allora veniva letta come tensione drammatica, qui diventa concretezza drammatica. Se là emergeva la verità del cuore di Gesù rispetto alle insinuazioni del diavolo, qui viene proclamata la verità della sua vita rispetto all’amore del Padre per i suoi figli. Le parole del diavolo sono rivelate in tutta la loro portata nel momento cruciale della vita di Gesù allorché, appeso in croce, si sente apostrofare: “Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: ‘Sono Figlio di Dio’!”