Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo di Pasqua – V Domenica di Pasqua – (28 aprile 2024)

La potatura mira a ottenere più frutto. Ma qual è il frutto di cui si parla? Si vedrà meglio nel seguito del brano che verrà letto domenica prossima, ma già si intravede da oggi. Il frutto è che il Padre sia glorificato, cioè che l’amore tra gli uomini risplenda a tal punto da rivelarlo Padre di tutti. Gesù è colui che rivela il mistero di Dio in tutta la sua bellezza per l’amore agli uomini che lo divora, fedele in questo all’amore del Padre fino alla fine: sia all’amore del Padre che in lui aveva posto tutto il suo compiacimento sia all’amore per il Padre nella fedeltà alla sua volontà di benevolenza per gli uomini. Partecipare a tutta la bellezza di quell’amore significa dimorare in Gesù, come l’immagine della vite sottolinea. E si dimora quando non si attingono altrove motivazioni di vita e di azione, in nessuna circostanza, cioè quando lo Spirito del Signore agisce e muove il nostro cuore in tutto ciò che sente e che fa, in tutta intimità.