Anno liturgico C (2024-2025) – Tempo Ordinario – XV Domenica – (13 luglio 2025)

Gesù e lo scriba sono d’accordo nella solenne affermazione biblica che amare Dio con tutto il cuore e amare il prossimo fa accedere alla vita eterna. Non pensano però allo stesso modo. Affermano la stessa cosa, ma non pensano allo stesso modo. La cosa si vede dalla domanda dello scriba e dalla risposta di Gesù. Sull’evidenza del comandamento più grande, lo scriba puntualizza: ma chi è il mio prossimo? Per la mentalità comune di allora, per un ebreo il prossimo è chi appartiene alla sua gente. Gesù la pensa diversamente e, rovesciando l’impostazione dello scriba, dirà alla fine della parabola: “Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti? Quello rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ così” (Lc 10,36-37).
Non si tratta di sapere chi sia il mio prossimo (il che equivarrebbe a fissare dei confini per l’esercizio del comandamento, come nel caso, ad esempio, del perdono: ‘quante volte devo perdonare…?). Si tratta di fare da prossimo e questo non tiene conto di alcun confine.