Il rischio della gioia – Omelie. Anno A
Le riflessioni sono state concepite come accompagnamento mistagogico per chi vuole comprendere la celebrazione liturgica dell’eucaristia sull’onda dell’intelligenza della Parola proclamata.
Le riflessioni sono state concepite come accompagnamento mistagogico per chi vuole comprendere la celebrazione liturgica dell’eucaristia sull’onda dell’intelligenza della Parola proclamata.
Il nucleo essenziale del senso della vita dell’uomo è la scoperta che egli può condividere un «compito di intimità» con il suo Signore, una sorgente a cui rimandano gli approfondimenti della Scrittura proposti dai commenti di Citterio ai testi liturgici festivi.
Senza domande, la Scrittura non parla, ma non sempre è facile riuscire a formulare gli interrogativi pertinenti. Raramente davanti a un testo evangelico ci chiediamo: ciò che viene detto, in rapporto a che cosa va compreso? A quale invito risponde il brano? Eppure, individuare la domanda che fa da perno al racconto aiuta a fornire le coordinate giuste per vedere più in profondità.
Il libro suggerisce un itinerario di comprensione delle parabole evangeliche che si lascia condurre, nello scandaglio del testo, dalla liturgia della Chiesa. Secondo la tradizione, l’intelligenza spirituale si accresce nella convergenza tra l’esperienza della fede e la domanda più personale dei cuori, in un continuo rinvio tra ecclesialità e interiorità.
In Italia fu in assoluto il primo lavoro di traduzione di un testo di Filoteo. Altrettanto inedita
fu la scelta di basarsi non soltanto sull’edizione greca, ma anche su quella slavonica di Paisij e russa
di Teofane. Si dovrà attendere ancora qualche anno prima di veder pubblicata la traduzione italiana
dell’intera Filocalia tramandata da Nicodemo Aghiorita e Macario di Corinto da parte di editori di
professione.
Come incontrare davvero il Signore nella sua Parola? Come accoglierne la rivelazione e il dono che egli fa di sé attraverso di essa? Se è vero che le conoscenze sulla Bibbia sono aumentate, a ciò non corrisponde affatto una più intima familiarità con il testo sacro.