Tutti i Santi

Anno liturgico A (2022-2023) – Solennità e feste – Tutti i Santi – (1° novembre 2023)

Oggi la chiesa mostra al mondo la sua visione: è l’Agnello, immolato fin dalla fondazione del mondo (Ap 13,8), ad attirare gli sguardi degli uomini che possono contemplare la santità di Dio, che è splendore di amore immolato. Il mondo è uscito dall’amore di Dio, di esso è intessuto e percorso, di esso parla, ma quanta tenebra ce ne impediva la visione! Ora tutto è nella luce, tutto splende in verità.
La domanda di fondo che possiamo farci è la seguente: ci sentiamo toccati dalla promessa di felicità di Gesù ai suoi discepoli: Beati i poveri […] Beati i misericordiosi […] Beati i puri di cuore […]? Ci sentiamo destinatari in verità di questa solenne promessa di Gesù? Come cantiamo nel salmo responsoriale, ci possiamo riconoscere nella generazione che cerca il volto del Signore? Sarebbe come domandarci se l’invito alla santità ci riguarda ancora. Vorrebbe dire che ancora crediamo possibile il compimento dei desideri che portiamo in cuore.

P. Dumitru Stăniloae e la storia dell’esicasmo romeno. Intuizioni e illusioni

Documenti – Volti ed esperienze – P. Dumitru Stăniloae e la storia dell’esicasmo romeno.
Intuizioni e illusioni
– Intervento alla giornata di studio in onore di padre Dumitru Stăniloae (1903-1993), Roma, 28 ottobre 2023

Altri, in questa giornata di studio, potranno mostrare l’ampiezza e la fecondità del suo straordinario pensare teologico. Il mio compito, assai più modesto, sarà quello di mostrare come quel suo pensare in grande, in sapienza teologica, debba essere come purificato da una certa visione ideologica ‘mitica’ del popolo romeno, perché rischia di fargli perdere il senso della verità storica. Quel genere di ‘ingenuità’, che lo muoveva a discolparsi rispetto all’accusa assurda imputatagli, credo l’abbia vissuta anche nel rimanere attaccato a una visione ‘mitica’ delle tradizioni del popolo romeno, delle sue caratteristiche di sensibilità e di creatività, della sua ‘luciditate și duioșie’, di quell’equilibrio in armonia tra oriente e occidente, tale da giustificarne una specie di esaltazione nazionalistica.

XXX Domenica T.O.

Anno liturgico A (2022-2023) – Tempo Ordinario – XXX Domenica (29 ottobre 2023)

Potremmo riassumere il senso dei due comandamenti, ama Dio e ama il prossimo, in questo modo: il mondo possa scoprire l’amore del Padre e così vivere la dimensione della fraternità nella sua radicale luminosità. Il senso dell’amore al prossimo sta tutto nel fatto di far ‘sapere al mondo’ che l’amore del Padre è per lui. Per questo, se il primo comandamento esprime la radice di un’umanità che ha scoperto l’amore del Padre, il secondo ne segnala l’orizzonte di tensione, perché l’amore del Padre è per il mondo. Lo scopo della pratica dei comandamenti non è in funzione della mia perfezione, ma dello splendore dell’amore del Padre che a tutti è rivolto.

XXIX Domenica T.O.

Anno liturgico A (2022-2023) – Tempo Ordinario – XXIX Domenica (22 ottobre 2023)

Il senso della sua risposta è illuminato dal canto al vangelo, tratto da un passo della lettera ai Filippesi 2,15-16: “Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita”. I credenti in Cristo devono al mondo la luminosità dell’annuncio evangelico, segnale di quella vita eterna che Gesù ci partecipa con il suo amore perché conquisti tutti. Come dicesse: la vita che vivete nel mondo tenetela aperta alla gloria di Dio, le vostre azioni devono restare aperte all’Eterno se non volete restare oppressi e opprimere. Il verbo greco, tradotto con ‘tenendo salda’, ha due significati: tenere fermamente e offrire. Il credente in Cristo porta la parola di vita nel senso che la fa risplendere nel mondo.

XXVIII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2022-2023) – Tempo Ordinario – XXVIII Domenica (15 ottobre 2023)

Alle nozze del Figlio fa riscontro la nostra gioia, non la nostra perfezione. Ma la gioia dice l’apertura del nostro cuore all’invito del Padre, nonostante la nostra patente indegnità. In questo contesto suona molto strana la dichiarazione finale della parabola: ‘molti sono chiamati, ma pochi eletti’. Di tutta la moltitudine che riempiva la sala, solo uno è stato trovato senza la veste appropriata! Solo per ricordare che la fiducia nell’amore di Dio non deve giocare come un pretesto, ma come un’attrazione.