IV Domenica T.O.

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo Ordinario – IV Domenica (30 gennaio 2022)

Non c’è conoscenza che tenga, non c’è fede che conti, non c’è generosità che salva: solo la carità esprime lo splendore che deriva dalla fede in Gesù. Quando Paolo dichiara che senza la carità non sono nulla, non dice semplicemente che io non conto nulla davanti a Dio senza la carità, ma che tutte le cose eccelse, senza la carità, non hanno alcun valore presso Dio. E se non l’hanno presso Dio, vuol dire che non possono costituire strumenti di comunione tra gli uomini. La sapienza evangelica è radicale, ma consona al cuore dell’uomo…

III Domenica T.O.

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo Ordinario – III Domenica (23 gennaio 2022)

“Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato” (Lc 4,21). L’oggi è l’ora, qui, adesso, mentre ascoltiamo. Potessimo dire anche noi, in ogni circostanza, in ogni luogo, e non solo nell’assemblea liturgica, come discepoli di Gesù, quello che lui ha proclamato nella sinagoga di Nazaret: “Oggi si è compiuta questa Scrittura” (Lc 4,21). Intendendo: accogliendo lui, con la sua parola di verità e di vita, ogni circostanza si apre al compimento della sua volontà di benevolenza e in qualche maniera, per noi e tramite noi, possa compiersi nella nostra vita la profezia di Isaia: essere segno di speranza per i nostri fratelli. Per questo Esdra e Neemia invitano alla gioia perché la parola di Dio proclamata, spiegata, vissuta e condivisa nella sua potenza di letizia, pur nel dramma della vita, rende solidali gli uomini, non avendo più nulla da rivendicare in senso egoistico.

II Domenica T.O.

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo Ordinario – II Domenica (16 gennaio 2022)

La trasformazione dell’acqua in vino si ritrova nella storia delle religioni come espressione di un sogno degli uomini, ma il contesto in cui avviene non è mai un matrimonio. La cerimonia nuziale come contesto di questo segno è tipica dell’immagine messianica del vangelo, che dà un sapore tutto nuovo al vivere insieme da discepoli di Gesù secondo la dinamica dell’acqua, divenuta vino, che si offre nella Parola, divenuta carne e attraverso di essa. Tutto il vangelo resta immerso in questa atmosfera nuziale. Le nozze, che illustrano il mistero della comunione di Dio con l’uomo, alludono al compimento dei desideri del cuore ormai abitati dal desiderio di Dio che ci è venuto incontro, che ci ha guadagnati al suo amore e che ci ha conquistati al suo splendore.

Battesimo del Signore

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – Battesimo del Signore – (9 gennaio 2022)

“Benedetto colui che ha moltiplicato la vostra bellezza con le acque del battesimo!”, canta s. Efrem. E continua “Dalla porta del battesimo sono tolti cherubino e spada e vi sta il figlio di Dio, per introdurre gli uomini nella casa del padre suo, affinché siano eredi insieme a lui, senza gelosia … Grazie a queste sante acque muore l’iniquità che tutti uccide, e vive l’anima che era stata uccisa in principio con il peccato: essa ha ritrovato la sua bellezza originaria …. O battezzati che avete trovato il Regno nel ventre del battesimo scendete, rivestitevi dell’unigenito, poiché è lui il Signore del Regno”. Dal battesimo di Gesù la chiesa passa a celebrare il mistero del battesimo nel quale ottiene nuovi figli.

Epifania del Signore

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – Epifania del Signore – (6 gennaio 2022)

[…] se il Messia è promesso alle genti, di che cosa siamo debitori al mondo noi credenti? Siamo debitori proprio della conoscenza del Signore. E questo debito pende sulla nostra testa: ecco la responsabilità della testimonianza dei credenti di fronte al mondo; se il Messia è promesso alle genti, vuol dire che fin tanto che tutte le genti non l’hanno conosciuto, la nostra stessa conoscenza del Messia è manchevole, resta limitata. Come in un amore: fin tanto che non ho trovato qualcuno che voglia bene a me, io non potrò scoprire quello che sono in verità, quello che porto e di cui sono capace. Con Dio vale in assoluto. Fin tanto che tutti non l’hanno conosciuto, Dio non ha ancora avuto modo di manifestarsi in tutta la sua ricchezza. Attendere questa manifestazione, nel cuore di tutti, rende umili e adoranti e risponde al comandamento dell’amore verso tutti, anche verso i nemici, finché la gloria di Dio si manifesti compiutamente.