Battesimo del Signore

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – Battesimo del Signore – (9 gennaio 2022)

“Benedetto colui che ha moltiplicato la vostra bellezza con le acque del battesimo!”, canta s. Efrem. E continua “Dalla porta del battesimo sono tolti cherubino e spada e vi sta il figlio di Dio, per introdurre gli uomini nella casa del padre suo, affinché siano eredi insieme a lui, senza gelosia … Grazie a queste sante acque muore l’iniquità che tutti uccide, e vive l’anima che era stata uccisa in principio con il peccato: essa ha ritrovato la sua bellezza originaria …. O battezzati che avete trovato il Regno nel ventre del battesimo scendete, rivestitevi dell’unigenito, poiché è lui il Signore del Regno”. Dal battesimo di Gesù la chiesa passa a celebrare il mistero del battesimo nel quale ottiene nuovi figli.

Epifania del Signore

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – Epifania del Signore – (6 gennaio 2022)

[…] se il Messia è promesso alle genti, di che cosa siamo debitori al mondo noi credenti? Siamo debitori proprio della conoscenza del Signore. E questo debito pende sulla nostra testa: ecco la responsabilità della testimonianza dei credenti di fronte al mondo; se il Messia è promesso alle genti, vuol dire che fin tanto che tutte le genti non l’hanno conosciuto, la nostra stessa conoscenza del Messia è manchevole, resta limitata. Come in un amore: fin tanto che non ho trovato qualcuno che voglia bene a me, io non potrò scoprire quello che sono in verità, quello che porto e di cui sono capace. Con Dio vale in assoluto. Fin tanto che tutti non l’hanno conosciuto, Dio non ha ancora avuto modo di manifestarsi in tutta la sua ricchezza. Attendere questa manifestazione, nel cuore di tutti, rende umili e adoranti e risponde al comandamento dell’amore verso tutti, anche verso i nemici, finché la gloria di Dio si manifesti compiutamente.

II Domenica dopo Natale

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – II Domenica dopo Natale – (2 gennaio 2022)

Se davvero crediamo, come dice il ritornello del salmo responsoriale, che “il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi”, allora l’augurio più bello e convincente, dal punto di vista della fede, non può essere che quello di Paolo agli Efesini: “…il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi”.

Maria Santissima Madre di Dio

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – Maria Santissima Madre di Dio – (1 gennaio 2022)

La realtà dell’incarnazione comporta anche la variabile tempo. Ogni cosa ha il suo tempo, ogni cosa ha bisogno del suo tempo. Anche la Madre di Dio ha avuto bisogno di tempo per ‘assuefarsi’ all’agire di Dio. Il brano evangelico la descrive come colei che “custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. Evidentemente perché anche per lei la realtà non svelava il suo mistero di colpo. I due verbi significano più direttamente: teneva se stessa e queste cose insieme in cuore, facendole rimbalzare l’una sull’altra in modo da ottenerne una visione d’insieme. Sono termini che illustrano il metodo di lettura delle Scritture: una parola si illumina con un’altra parola ed il senso che ne scaturisce si riverbera nel cuore aprendo la parola al cuore ed il cuore alla parola.

Santa Famiglia

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – Santa Famiglia – (26 dicembre 2021)

È significativo che la Chiesa non celebri l’incarnazione del Figlio di Dio in generale, ma dentro una singola famiglia della famiglia umana. Per quanto misteriosa e singolare sia questa famiglia, è proprio a questa famiglia che tutte le altre famiglie possono guardare per comprendere e vivere il loro stesso mistero. Si tratta del mistero che io definirei dell’obbedienza all’amore. Parlo di obbedienza prima che di amore perché l’amore costituisce l’esito di un’obbedienza confidente. Anche per Gesù, che è nato da una donna vergine, è stato essenziale il contesto famigliare per crescere e scoprire il senso della sua vita. E tutto questo ha attinenza non solo con il bisogno dell’uomo, ma con il mistero di Dio. Voglio dire che il fatto che Gesù ha avuto una famiglia non significa solo che Dio abbia voluto assumere la realtà umana della famiglia, ma ancor più che la famiglia nella sua realtà umana parla di Dio.

Natale del Signore 2021

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Natale – Natale del Signore – (25 dicembre 2021)

[…]ecco lo sguardo dell’apostolo Giovanni. Guarda alla storia da dentro una profondità inattingibile, la stessa vita divina intratrinitaria. La particolarità però è che quella vita a noi appare nell’umanità di quel Bambino, perché la luce del Natale rimanda alla Pasqua, come un poema natalizio di s. Efrem canta: “Gloria al Nascosto che non potrebbe essere intravisto con l’intelligenza, ma che si è reso palpabile nella sua bontà tramite la sua umanità! La natura che non fu mai toccata, per le mani fu legata e appesa, per i piedi fu fissata e crocifissa: come a lui è piaciuto, ha preso corpo perché lo si potesse prendere”. Proprio a questo, con tutta la potenza di rivelazione che comporta quanto all’amore di Dio per l’uomo, vanno riferite le parole dell’apostolo Giovanni: “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia”.