XVIII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XVIII Domenica – (31 luglio 2016)

[…] chi confida nelle cose si percepisce eterno e l’ansietà rispetto ai beni della vita, con l’affanno per il cuore che porta, rivela la coda di paglia di un uomo di poca fede. Anche Gesù lo rimarca chiaramente e la risposta a quell’ansietà che divora e prostra il mondo si trova nelle parole riportate poco dopo il brano di oggi: “Cercate piuttosto il suo regno e queste cose vi saranno date in aggiunta” (Lc 12,31). Gesù l’aveva apertamente dichiarato: “Voi valete più di molti passeri” (v. 7); “quanto più degli uccelli valete voi” (v. 24), che pure Dio nutre; “quanto più farà per voi, gente di poca fede” (v. 28), se Dio si premura di vestire così splendidamente l’erba nel campo! L’illusione deriva dallo spostare la confidenza da Dio alle cose, con l’aggravante che l’affanno per le cose impedisce la solidarietà con i fratelli.

In memoria di don Jacques Hamel

La barbara uccisione, per sgozzamento, di don Jacques Hamel, mentre celebrava la messa nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, in Normandia, il 26 luglio 2016, è stata descritta da gran parte dei canali televisivi come un’esecuzione crudele dopo aver fatto...

XVII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XVII Domenica – (24 luglio 2016)

Quando Gesù risponde apre come una finestra sul suo mondo interiore e contemporaneamente la apre sul nostro mondo interiore. Se Gesù insegna il Padre nostro, vuol dire che ciò che rendeva singolare la sua preghiera era l’intensità di intimità con quel Padre di cui custodiva i comandamenti, di cui annunciava la prossimità, di cui svelava il volto, di cui mostrava la verità nell’amore all’uomo e di cui suscitava la nostalgia in questo mondo.

XVI Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XVI Domenica – (17 luglio 2016)

Poter avere un cuore umile e mite significa poter partecipare all’umanità di quel Figlio nella sua intimità con il Padre e poter esprimere nel proprio agire tutta l’accondiscendenza di Dio per l’uomo, radice della nostra sollecitudine per i fratelli. Così, quando nella preghiera sulle offerte, diciamo: “…e ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore giovi alla salvezza di tutti” si sottolinea lo stesso mistero: ciò che è gradito a Dio è solo ciò che porta alla salvezza di tutti.