XXII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – XXII Domenica (30 agosto 2020)

A differenza però del profeta Geremia il quale continua dicendo: “Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo”, noi fin troppo bene riusciamo a contenere quel fuoco, lo mortifichiamo, lo spegniamo e non riusciamo a volte nemmeno più a sentirne la presenza. Ed è per questo che non riusciamo a liberarci dal bisogno di difenderci, impedendoci però di godere la vita e impedendolo anche agli altri. Non rimaniamo conquistati, non ci lasciamo conquistare, come invece è avvenuto per Geremia, per Paolo. In noi prevale la paura.

XXI Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – XXI Domenica (23 agosto 2020)

“Ma voi, chi dite che io sia?”. La risposta di Pietro, portavoce dei suoi compagni, fa un passo avanti rispetto alla gente; cerca di cogliere la persona del messia senza fermarsi semplicemente al ruolo: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Nella sua professione di fede c’è la confessione di Gesù come l’Eletto, l’Unico, il Figlio Unico, l’Unigenito, nella sua unicità di relazione con Dio; ma anche nella sua unicità di relazione con gli uomini, per i quali è l’Inviato, il Figlio prediletto che rivela l’amore del Padre, l’Unico che può rivelare il vero volto di Dio. Tutto questo esprime la sua confessione di fede ed è per questo che Gesù lo proclama beato…

XX Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – XX Domenica (16 agosto 2020)

… se io ho accolto l’alleanza del Signore, non tutto di me l’ha accolta; se io ho accolto la buona novella, non tutto di me è stato evangelizzato e poco a poco l’insieme di me deve poter godere dei beni di questa alleanza. Se le mie qualità e virtù mi riportano al Signore, anche i miei difetti e peccati devono potermi riportare a Lui attraverso il pentimento. Se un pensiero buono mi svela qualcosa del mio Signore, mi introduce nella sua intimità, anche un pensiero cattivo cela qualcosa da scoprire per il mio cuore in rapporto al Signore, e così un mio peccato, una mia debolezza.

Assunzione della Beata Vergine Maria

Anno liturgico A (2019-2020) – Solennità e feste – Assunzione della Beata Vergine Maria – (15 agosto 2020)

Un bellissimo tropario della liturgia bizantina canta: “Nella tua maternità hai conservato la verginità, nella tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; hai raggiunto la sorgente della Vita, tu che hai concepito il Dio vivente e che con le tue preghiere libererai le nostre anime dalla morte”. Cosa proclamiamo nella festa di oggi riguardo alla Madre di Dio? Che è stata assunta alla gloria celeste col suo corpo e con la sua anima e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, partecipando in modo singolare alla risurrezione del suo Figlio e anticipando quella che sarà la risurrezione di noi tutti. Della sua morte si dice soltanto che non ha patito la corruzione della tomba.

XIX Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – XIX Domenica (9 agosto 2020)

Quanto all’esperienza di fede dei discepoli, potremmo interpretare sinteticamente i brani proposti oggi dalla liturgia in questo modo: la protezione di Dio non elimina le tempeste, ma è nelle tempeste che la si sperimenta! La sperimenta chi corre il rischio dell’obbedienza e rinuncia alle proprie sicurezze. Probabilmente, l’evangelista Matteo vuole sottolineare una caratteristica fondamentale dell’esistenza cristiana: la fede dei discepoli è sempre ‘poca fede’ (Gesù chiama Pietro ‘uomo di poca fede’), cioè una miscela di coraggio e paura, di ascolto del Signore e angoscia per il vento contrario, di fiducia e di dubbio.