XXVIII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XXVIII Domenica (13 ottobre 2019)

“In ogni cosa rendete grazie: questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi”. Vale a dire: se rendete grazie in ogni cosa, allora siete attenti all’appello di Dio, all’invito del suo cuore, che è quello di farci fare esperienza della sua volontà di benevolenza nei nostri riguardi attraverso gli eventi della nostra vita, che così diventa storia sacra, storia dell’incontro dei nostri affetti, di noi e di Dio; benevolenza, che si è manifestata in Gesù, di cui siamo chiamati a vedere il Volto e nella cui compagnia siamo invitati a camminare. A dire il vero, al rendere grazie Paolo unisce l’essere sempre lieti e il pregare ininterrottamente. Le tre cose insieme segnalano che il cuore ha presagito la presenza del suo Salvatore, che l’ha riconosciuto e al quale volgerà tutto il suo desiderio.

XXVII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XXVII Domenica (6 ottobre 2019)

Per questo il profeta contrappone la mancanza di fede all’animo non retto. Il salmo invece descrive questa ‘non rettitudine’ come ‘durezza’ di cuore. È la lezione che hanno imparato per esperienza i nostri padri. Isacco Siro contrappone la mancanza di fede che genera orgoglio, alla fede a cui segue l’umiltà, da Dio viene la misericordia mentre dalla mancanza di fede la paura, tutto ciò che si muove in noi proviene da una di queste due ragioni: o dalla durezza di cuore o dalla fede in Dio.

XXVI Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XXVI Domenica (29 settembre 2019)

La parabola di oggi illustra in negativo quello che la parabola dell’amministratore disonesto illustrava in positivo: “Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’ essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne”. La costatazione di fondo può essere riassunta così: il povero ha bisogno del ricco in vita, il ricco ha bisogno del povero in morte. Guai a non accorgersi di questo bisogno!

XXV Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XXV Domenica (22 settembre 2019)

[…] invece di consacrare la vita ai beni, consacrerà i beni alla vita e ciò avverrà nella disponibilità a condividerli. In particolare, la scaltrezza si giocherà sul fatto che, non potendo rabbonire direttamente il padrone perché l’ammanco sarà risultato insolubile, si cercherà di carpire la sua lode con il condonare i debiti ai compagni. La parabola può essere letta come un’illustrazione della richiesta del Padre Nostro: ‘rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori’. La scaltrezza della santità sta non nel fatto di rispondere davanti alle proprie mancanze con il tentativo, impossibile, data l’ampiezza dell’ammanco, di saldare i propri debiti, bensì nel fatto di condonare i debiti altrui per trovare ancora il favore del padrone.

XXIV Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XXIV Domenica (15 settembre 2019)

Gesù non si cura degli angeli (le 99 pecore al sicuro, secondo l’interpretazione dei Padri) ma va in cerca dell’uomo peccatore e la sua gioia sta proprio nel farsi carico dell’uomo che ha ritrovato tanto da condividerla con gli angeli. Gesù non può disinteressarsi della sua immagine che struttura il cuore dell’uomo (la moneta che porta l’effigie del re) tanto da darsi pena per ciascuno di noi finché quell’immagine possa tornare al suo splendore.

XXIII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XXIII Domenica (8 settembre 2019)

“Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me” indica chiaramente dove sta il nesso di valore. Non si tratta semplicemente di portare la croce, ma di portarla nello stesso cammino di Gesù; non si tratta di resistere alle afflizioni di ogni genere, ma di viverle nell’ottica della testimonianza di Gesù per far risplendere l’amore di Dio. Non è il dolore ad essere redentivo, ma l’apertura all’amore di Dio che rende redentivo lo stesso dolore.