IV Domenica T.A.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo di Avvento – IV Domenica – (23 dicembre 2018)

Siamo ormai prossimi alla festa del Natale e la liturgia oggi è tutto un invocare il compimento del ‘volere’ la nostra salvezza da parte di Dio. Non è l’uomo a muovere Dio, ma è il volere salvatore di Dio che investe l’uomo. Il salmo 79 riassume bene gli aneliti dei cuori: “Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci … Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna”. Quel ‘volere’ si rivela in un volto di cui godremo finalmente la vista. Quel Giusto, quel Salvatore, di cui si invoca la discesa contemporaneamente dall’alto e dalla terra, è colui che di sé dice entrando in questo mondo: “Ecco, io vengo per fare la tua volontà” (Eb 10,7).

III Domenica T.A.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo di Avvento – III Domenica – (16 dicembre 2018)

[…] quando Luca vuol descrivere la premura di Dio per gli uomini, non ha di meglio che narrare la parabola del figlio ritrovato, della pecorella e della dramma ritrovate (Lc 15) dove la rivelazione del cuore di Dio si fa evidente proprio attraverso la sua gioia per noi. Ciò vuol dire ancora che la nostra gioia non può derivare dalla nostra innocenza, perché davanti a Dio suonerebbe solo come una pretesa di giustizia.

II Domenica T.A.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo di Avvento – II Domenica – (9 dicembre 2018)

[…] l’invito del Battista non si riferisce primariamente alla decisione della conversione da parte dell’uomo, ma alla ragione che spinge l’uomo alla conversione: Dio ha deciso nella sua benevolenza di venire, di venire a consolare, di venire a salvare. Non ha richiesto alcuna condizione; lui ha deciso, lui nel suo amore, lui nel suo desiderio. Ed è proprio perché Giovanni Battista fa presagire quel desiderio di Dio nell’imminenza del suo compimento che suscita l’interesse dei fedeli e li muove a conversione.

I Domenica T.A.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo di Avvento – I Domenica – (2 dicembre 2018)

È caratteristico che il tempo liturgico si chiuda e si apra con il riferimento allo stesso brano evangelico. L’attesa del Signore che viene è considerata nella sua valenza escatologica (il Cristo glorioso che verrà come giudice alla fine della storia), nella sua valenza profetica (Gesù che entra nella storia con la nascita a Betlemme), nella sua valenza mistica (il Signore che nasce e cresce nei cuori). Al centro dell’Avvento sta la figura di ‘Colui che viene’, espressione che è sempre stata riferita al Messia, a Colui che avrebbe fatto vedere presente il Regno di Dio.