Tutti i Santi

Anno liturgico C (2015-2016) – Solennità e Feste – Tutti i Santi – (1° novembre 2016)

Le preghiere e le letture di oggi mostrano in cosa consiste la gioia della santità: godere dello splendore dell’amore di Dio per noi. E tutti gli sguardi si accentrano sulla figura dell’Agnello glorioso e immolato ‘fin dalla fondazione del mondo’ (Ap 13,8). Il mondo è uscito dall’amore di Dio, di esso è intessuto e percorso, di esso parla, ma quanta tenebra ne impedisce la visione!

Assunzione della Beata Vergine Maria

Anno liturgico C (2015-2016) – Solennità e Feste – Assunzione della Beata Vergine Maria – (15 agosto 2016)

In un inno anonimo del VII secolo, la prima esclamazione degli angeli nei riguardi della Vergine suona: “Ave, nutrimento della gioia degli uomini”, mentre gli antichi testi agiografici parlano della Vergine in rapporto ai fedeli come della Regina, della Madre del Signore, della loro sorella. La liturgia bizantina sottolinea il parallelo tra il parto verginale e l’assunzione gloriosa in questi termini: “Nel parto, hai conservato la verginità, con la tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre-di-Dio. Sei passata alla vita, tu che sei Madre della vita e con la tua intercessione riscatti dalla morte le anime nostre”.

Sacratissimo Cuore di Gesù

Anno liturgico C (2015-2016) – Solennità e Feste – Sacratissimo Cuore di Gesù – (3 giugno 2016)

È vero che Dio può far nascere altri figli perfino dalle pietre, ma è ancora più vero che, per quanto indegni e ribelli, i figli che Dio preferisce sono quelli in carne ed ossa, quelli che siamo, che rimprovera ma di cui continua ad avere premura. Gesù, morto e risorto per noi, è il sigillo ultimativo di quella Volontà e il suo Cuore trafitto è l’emblema più suggestivo di quella Volontà di Bene per noi.

Corpus Domini

Anno liturgico C (2015-2016) – Solennità e Feste – Corpus Domini – (29 maggio 2016)

Dei tre formulari delle messe nei cicli A, B e C, permane invariato il canto al vangelo, tratto da Gv 6,51: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Subito dopo queste affermazioni di Gesù, l’evangelista riporta che la folla abbandona Gesù, non solo perché non comprende, ma soprattutto perché non accetta.

SS. Trinità

Anno liturgico C (2015-2016) – Solennità e Feste – Santissima Trinità – (22 maggio 2016)

Gesù, che pur rappresenta per noi l’espressione stessa dell’amore (“li amò sino alla fine”, Gv 13,1), non si definisce mai come amore, termine che invece è riservato al Padre, come la preghiera stessa della Chiesa sottolinea […], dove amore fa riferimento al Padre, verità al Figlio, vita allo Spirito Santo.

Santa Famiglia

Anno liturgico C (2015-2016) – Solennità e feste – Santa Famiglia – (27 dicembre 2015)

È significativo che la Chiesa non celebri l’incarnazione del Figlio di Dio in generale, ma dentro una singola famiglia della famiglia umana. Per quanto misteriosa e singolare sia questa famiglia, è proprio a questa famiglia che tutte le altre famiglie possono guardare per comprendere e vivere il loro stesso mistero. Si tratta del mistero che io definirei dell’obbedienza all’amore. Parlo di obbedienza prima che di amore perché l’amore costituisce l’esito di un’obbedienza confidente.