Pentecoste

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Pasqua – Pentecoste – (20 maggio 2018)

[…] quando si sottolinea che lo Spirito dirà tutto ciò che ha udito, non si fa riferimento alle semplici parole di Gesù che noi troviamo nei vangeli, ma al colloquio eterno di Dio in se stesso a proposito della creazione e della salvezza dell’uomo, scopo di tutta la creazione. Quel colloquio riguarda il destino di comunione dell’uomo nella gioia dell’amore con il suo Dio, destino che si gioca sull’immolazione dell’Agnello prima della fondazione del mondo.

Ascensione del Signore

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Pasqua – Ascensione del Signore – (13 maggio 2018)

[…] il senso dell’ascensione sta tutto in questo riportare l’umanità nella gloria di Dio. Ma la narrazione dei vangeli e degli Atti degli apostoli non è su questo che insiste. Il contesto del racconto dell’ascensione comporta due orizzonti di senso che si sovrappongono: l’orizzonte della predicazione e della missione degli apostoli nel mondo e l’orizzonte della interiorizzazione della presenza di Gesù nel cuore degli apostoli, che lo sperimenteranno sempre con loro proprio nel loro essere inviati al mondo.

VI Domenica di Pasqua

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Pasqua – VI Domenica di Pasqua – (6 maggio 2018)

[…] le frasi di Gesù suonano piuttosto strane. Non ha molto senso infatti dire che uno è amico se fa ciò che gli comanda l’altro oppure unire l’amare al fatto di essere comandati. In questo intensissimo brano, dagli accenti estremamente confidenziali, si aprono continuamente nuovi livelli di comprensione a seconda di come le varie espressioni sono tenute insieme. La complessità è intenzionale perché la densità di ciò che viene rivelato è tale da doverla accostare da più punti e l’ascoltatore o il lettore è condotto, per accostamenti successivi, a entrare sempre più nel profondo.

V Domenica di Pasqua

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Pasqua – V Domenica di Pasqua – (29 aprile 2018)

Se, all’inizio del vangelo, i discepoli cercano dove dimora Gesù e stanno con lui, ora questa ricerca si è approfondita e ricevono la promessa che potranno dimorare in lui, non semplicemente con lui. È il frutto dell’evento pasquale. Senza questo radicamento in Gesù nulla può essere compiuto di quello che è gradito al Padre e che ci procura vita nuova e piena.

IV Domenica di Pasqua

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Pasqua – IV Domenica di Pasqua – (22 aprile 2018)

La confessione del Risorto come il Vivente, Colui sul quale la morte non ha più potere, in questo periodo pasquale, comporta due verità strettamente collegate: anzitutto la realtà che Gesù e il Padre siano una cosa sola e poi che Gesù sia il Redentore, cioè Colui che introduce l’umanità alla piena comunione con Dio. La figura del ‘buon pastore’, come risalta dal brano evangelico odierno, prende tutto il suo spessore se si collega a queste due verità.

III Domenica di Pasqua

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Pasqua – III Domenica di Pasqua – (15 aprile 2018)

Il canto al vangelo riprende l’espressione di meraviglia e commozione dei due discepoli di Emmaus dopo il riconoscimento di Gesù. Si ripetono a vicenda: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?” (Lc 24,32). Potremmo rendere, più alla lettera: ‘non bruciava il nostro cuore (oppure: non sentivamo ardere il nostro cuore, non avevamo il cuore incendiato) mentre ci parlava lungo il cammino, quando apriva le Scritture a noi?’. Ecco il collegamento: ardere per veder aprirsi.