XIII Domenica T.O.

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo Ordinario – XIII Domenica (1° luglio 2018)

Paolo, alla fine della sua vita, nell’imminenza del martirio, sintetizza il senso del vangelo nello splendore della vita che il Signore Gesù ha fatto scaturire per l’uomo riscattandolo dalla morte. A dire il vero, il testo greco non riporta ‘ha vinto’, ma, in contrapposizione al ‘fece risplendere’, dice con più precisione ‘ha reso inefficace la morte’, vale a dire ha svigorito la morte di tutto il suo potere, potendola ormai patire senza subirne la condanna.

Natività di San Giovanni Battista

Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Natività di San Giovanni Battista – (24 giugno 2018)

Spiegano i Padri che il nome Giovanni significa ‘il Signore fa grazia’: indica il dono fatto ai genitori con questa nascita; il dono dello Spirito che riempie Giovanni fin dal seno della madre; il dono accordato ai figli di Israele di essere ricondotti al Signore loro Dio tramite la sua predicazione; il dono della grazia fatto al mondo intero tenendo conto che in Giovanni usciamo dal cerchio della semplice discendenza carnale di Abramo ed entriamo in quello che la Promessa aveva di universale.

XI Domenica T.O.

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo Ordinario – XI Domenica (17 giugno 2018)

Il brano di vangelo di oggi è introdotto con un avvertimento: “Fate attenzione a quello che ascoltate” (Mc 4,24). La spiegazione di Beda il Venerabile è quanto mai significativa: “Continuate a ricordare e a indagare con tutta la vostra attenzione la Parola che avete ascoltato poiché a colui che ama la Parola sarà data anche l’intelligenza di capire l’oggetto del suo amore, ma chi non ama la Parola che ascolta, anche se per ingegno naturale o per cultura sembra intenderne il significato, non gioirà di alcuna dolcezza della vera sapienza”.

X Domenica T.O.

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo Ordinario – X Domenica (10 giugno 2018)

Sembra che il personaggio in gioco nella trama della liturgia di oggi sia il diavolo. Con la prima lettura compare come prevaricatore sull’uomo, con il vangelo come sconfitto da Gesù. Tutto il mistero di questo inevitabile confronto è ben illustrato dal canto al vangelo: “Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”. […] Il potere del diavolo è direttamente proporzionale alla tragica possibilità di essere ingannati. E l’inganno si configura come l’illusione del bene, come la pretesa di volere comunque il bene.

Corpus Domini

Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Corpus Domini – (3 giugno 2018)

[…] l’espressione singolare con cui il libro dell’Esodo riporta la volontà del popolo (“Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto”, Es 25,7), è stata interpretata dalla Tradizione come la norma di intelligenza delle Scritture e della crescita spirituale: metto in pratica e comprendo, faccio e ascolto (ascolto, cioè, l’ispirazione interiore del comandamento, impossibile da cogliere senza la disponibilità a praticarlo, per la fiducia in Colui la cui promessa di vita è iscritta nella parola che mi rivolge). Quella alleanza sinaitica, che si compie definitivamente nella nuova alleanza, spiegata dalla seconda lettura tratta dalla lettera agli Ebrei, è sigillata nel sangue di Gesù.

Santissima Trinità

Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Santissima Trinità – (27 maggio 2018)

Proclamando il Credo, nella liturgia, diciamo: benedico colui che ha fatto questo e questo per me, accetto di rispondere all’alleanza che ha voluto offrirmi, sono suo servo, erede delle sue promesse e fruitore del suo regno. La proclamazione delle Scritture come la celebrazione liturgica sono percepite come memoriale dell’iniziativa di Dio per l’uomo, il quale è chiamato a riconoscere l’amore di Dio per lui nella sua storia che diventa sacra, storia di salvezza.