II Domenica T.P.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo di Pasqua – II Domenica – (19 aprile 2020)

Se Tommaso, che non era stato presente alla prima apparizione di Gesù, non vuol credere ai suoi compagni, non è per mancanza di fede, ma per eccesso di zelo, come ben si attaglia al suo personaggio, fervido e coraggioso. Ha preso sul serio la storia con Gesù e non vuole alcuna illusoria consolazione. Vuole Gesù e basta. Non vuole essere semplicemente informato della verità dell’evento, vuole la presenza di Colui di cui si certifica che è vivo. Parla con foga. Non dice che vuol semplicemente toccare Gesù (non è un fantasma) ma che vuol ficcare il dito e la mano nelle sue ferite (il risorto è davvero il crocifisso).

Pasqua di Risurrezione del Signore

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo di Pasqua – Pasqua di Risurrezione del Signore – (12 aprile 2020)

Dice una preghiera: “Oh, la tua divina, la tua dolcissima voce amica! Con verità hai promesso, Cristo, che saresti rimasto con noi fino alla fine dei secoli. E noi fedeli esultiamo, possedendo quest’ancora di speranza”. L’augurio è proprio quello di sentire la sua voce, come la Maddalena, come i discepoli e non solo quella degli angeli che ci dicono che è vivo. Quella voce, che potremo udire e riconoscere nelle parole di vita del suo vangelo quando penetrano nel nostro cuore, quando rivelano la forza prodigiosa di vita che celano perché in esse sentiamo l’eco della dolcissima voce amica, di Colui che, vivo, vive in mezzo a noi.