XIII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – XIII Domenica – (2 luglio 2017)

In due occasioni Gesù invita a prendere la propria croce e a seguirlo. La prima, che viene proclamata oggi, allorquando Gesù istruisce i discepoli che manda in missione. Dopo aver ricordato loro che saranno perseguitati, che lui non è venuto a portare pace sulla terra ma spada e che la fede in lui sopravanza l’amore per i propri cari (l’amore per i propri cari non può essere ragione sufficiente per separarsi da lui), Gesù invita: “chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me” (Mt 10,38). La seconda, in occasione della confessione di Pietro a Cesarea, quando Gesù decide di rivelare la sua prossima passione e redarguisce l’apostolo per aver pensato in termini mondani […]

XII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – XII Domenica – (25 giugno 2017)

Gesù ha appena avvertito i discepoli che subiranno persecuzioni ma li invita a non aver paura. […] La paura che prendesse il discepolo nella tribolazione non equivarrebbe semplicemente alla mancanza di coraggio, ma alla mancata intimità con il suo maestro.

Ss. Cuore di Gesù

Anno liturgico A (2016-2017) – Solennità e feste – Ss. Cuore di Gesù – (23 giugno 2017)

Molti testi della liturgia di oggi possono illustrare emblematicamente l’immagine del cuore di Gesù, spalancato sul mondo, che la ferita del colpo di lancia del soldato al calvario lascia intravedere. “Di generazione in generazione durano i pensieri del suo cuore”, canta l’antifona di ingresso, riprendendo il salmo 32: “Ma il disegno [consiglio] del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni” (Sal 32,11).

Corpus Domini

Anno liturgico A (2016-2017) – Solennità e feste – Corpus Domini – (18 giugno 2017)

Quando s. Agostino si domanda quale sia la virtù specifica dell’Eucarestia, non può che rispondere: “La virtù propria di questo nutrimento è quella di produrre l’unità, affinché, ridotti ad essere il corpo di Cristo, divenuti sue membra, siamo ciò che riceviamo”. In effetti, quando ci accostiamo alla comunione eucaristica, l’amen che il fedele risponde non significa: sì, credo che quel pezzo di pane è il corpo di Cristo, ma, più in verità: sì, so che faccio parte di quel corpo e accetto di vivere come un corpo solo!

Santissima Trinità

Anno liturgico A (2016-2017) – Solennità e feste – Santissima Trinità – (11 giugno 2017)

Proclamare Dio come Trinità di Persone significa riconoscere che di Dio null’altro possiamo conoscere che il suo amore per noi. E colui che di quell’amore è il Testimone per eccellenza è quel Figlio inviato a patire, morire e risorgere perché quella conoscenza diventi la radice di vita che alimenta i nostri cuori. Perché questo è il mistero: proclamare l’amore di Dio per noi significa attingere alle radici della vita.