Epifania del Signore

Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Epifania del Signore – (6 gennaio 2018)

Come tutti i racconti sulla nascita e sull’infanzia di Gesù, ciò che viene riferito va letto in contrappunto ai racconti della sua passione-morte-risurrezione. Nella narrazione dei Magi che arrivano a Gerusalemme in cerca del re dei Giudei è presentato il conflitto che opporrà alle autorità ufficiali il vero re e salvatore del suo popolo. Colui che le guide della nazione si rifiutano di ricevere è adorato dalle nazioni; Colui che doveva essere noto a coloro che conoscevano le Scritture, perché di lui le Scritture parlano, viene rivelato a coloro ai quali, non potendo le Scritture parlare, parlano gli astri, messaggeri di Dio.

Maria SS. Madre di Dio

Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Maria SS. Madre di Dio – (1° gennaio 2018)

Con lei, la Vergine Madre, che ha dato alla luce il Salvatore, si è compiuta in tutta la sua estensione l’antica benedizione di Israele: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace” (Num 6, 24-26). Dante, nell’ultimo canto del Paradiso, dopo aver innalzato una lode sublime alla Regina del cielo, di lei dice: “Gli occhi da Dio diletti e venerati …”.

Santa Famiglia

Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Santa Famiglia – (31 dicembre 2017)

La liturgia di oggi contempla il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio sottolineandone gli aspetti di veracità storica. Dio si fa uomo in un determinato popolo, dentro una determinata storia, rispettando certe regole: la mamma si dovrà purificare, il bambino ebreo dovrà essere circonciso, gli si darà un nome, sarà presentato al tempio e vivrà in una famiglia che gli assicurerà la crescita e l’educazione.

Natale del Signore 2017

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Natale – Natale del Signore – (25 dicembre 2017)

Il mistero del Natale appare in tutto il suo splendore considerando lo sviluppo della liturgia nei suoi quattro formulari delle Messe. Una tensione unica percorre la liturgia, sottolineata dalle collette: Dio si fa uomo perché l’uomo diventi ‘dio’. Ciò significa che la natura dell’uomo è strutturata sulla vita divina e la liturgia del natale del Signore appunta lo sguardo sul mistero da dentro tale prospettiva. Se teniamo presenti i brani evangelici possiamo notare che l’evento della nascita di Gesù, a Betlemme, celebrato nella messa della notte, con la successiva adorazione dei pastori, commemorato nella messa dell’aurora, risulta incastonato dai brani della genealogia di Gesù (messa vespertina della vigilia) e dal prologo di Giovanni (messa del giorno). Il Bambino, contemplato nella mangiatoia, compie finalmente le promesse di Dio.

IV Domenica T.A.

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Avvento – IV Domenica – (24 dicembre 2017)

La Vergine è colei che, con le parole del salmo 88, può proclamare in verità: “Canterò per sempre l’amore del Signore”, versetto che nell’ebraico, nel greco e nel latino suona più precisamente: “Le tue misericordie, Signore, canterò in eterno”. Sì, perché l’amore del Signore non è mai presentato nelle Scritture come un ‘sentimento’ ma come una ‘azione’, un’azione che svela il sentimento, azione che si traduce per l’uomo, che è peccatore e smarrito, nelle azioni di misericordia e di perdono.

III Domenica T.A.

Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo di Avvento – III Domenica – (17 dicembre 2017)

La stessa espressione di Giovanni Battista riportata nel vangelo di Marco, la ritroviamo anche in Giovanni: “Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo” (Gv 1,26-27). È singolare che l’evangelista Giovanni introduca la testimonianza del Battista a proposito di Gesù subito dopo aver scritto: “Dio nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. Questa è la testimonianza di Giovanni …” (Gv 1,18-19). La testimonianza di Giovanni non riguarda solo l’indicazione della persona del Messia ma il fatto che il Messia sia colui che fa conoscere il Padre, sia colui che è lo Sposo di Israele. A tutti dice: io non ho diritto alla Sposa, la Sposa è sua! A questo allude l’immagine di sciogliere il laccio del sandalo.