II Domenica di Quaresima

Anno liturgico C (2024-2025) – Tempo di Quaresima – II Domenica – (16 marzo 2025)

La persona di Gesù è vista nella compagnia di Mosè ed Elia. I due sono percepiti come partecipi della gloria del Messia perché tutti e due sono stati assunti in cielo in modo misterioso. La tradizione ebraica conosce il racconto dell’assunzione di Mosè e di Elia si narra che è stato rapito in cielo su un carro di fuoco. Le risonanze per il cuore sono sconfinate. Al di là del fatto che Gesù non può essere accolto se non a partire dalle Scritture e che le Scritture si aprono proprio con lui, è sottolineata la tipica dinamica del cuore: si vede se si ascolta e si ascolta per vedere. L’ascoltare commosso del cuore produce la visione, non viceversa. D’altra parte, se si ascolta è per vedere colui che ci introduce nell’amore, vedere il volto di colui al quale il nostro cuore anela. Quello che proclama la voce dalla nube: “Ascoltatelo!”.

I Domenica di Quaresima

Anno liturgico C (2024-2025) – Tempo di Quaresima – I Domenica – (9 marzo 2025)

Ma le parole che aggiunge sono segrete, vale a dire si manifesteranno solo dopo che l’uomo ha accettato di essere abbagliato dalla gloria del mondo, quando si accorgerà di trovarsi non dalla parte di Dio ma dalla parte del diavolo. Quell’invito “se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me” non è espresso, non appare, lavora nel segreto. Semplicemente, noi nemmeno ci accorgiamo che, accettando la gloria, entriamo nell’orbita del maligno. Anche la gloria a fin di bene! Anche mossa dalle più nobili intenzioni! Gesù, che è pieno di Spirito Santo e conosce i segreti di Dio, vede l’insidia, la smonta e ne resta indenne. Perché essere figli non comporta titolo alcuno di pretesa; significa solo condividere con Dio il suo amore per gli uomini. Quando con l’antica colletta preghiamo: “O Dio, nostro Padre … concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita”, è come domandassimo: concedici di entrare in quella intimità di sentire e volere con il tuo Figlio, pieno del tuo amore per noi, da trovarvi le radici del nostro vivere, senza illusioni.

Mercoledì delle Ceneri

Anno liturgico C (2024-2025) – Tempo di Quaresima – Mercoledì delle Ceneri – (5 marzo 2025)

Dice il libro del Siracide: “A chi si pente Dio offre il ritorno” (Sir 17,24). Il Talmud riporta, nel trattato Nedarim: «Sette fenomeni furono creati prima che il mondo fosse creato, e sono: la Torah, e il pentimento, il Giardino dell’Eden, e la Geenna, il Trono di Gloria, e il Tempio, e il nome del Messia… Il pentimento fu creato prima che il mondo fosse creato, come è scritto: “Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio” (Sal 90,2), e subito dopo è scritto: “Tu fai tornare l’uomo alla contrizione, e dici: Ravvedetevi, figli degli uomini” (Sal 90,3)». Il che significa che Dio è Dio perché chiama al pentimento. In ebraico il pentimento è detto ‘ritorno’ perché la realtà del mondo è la realtà dell’amore di Dio che splende nel mondo. Se l’uomo non vede più quella realtà, allora pecca e siccome peccando, non prevale più la luce, allora il pentimento è ritornare alla luce dell’amore di Dio.