Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo di Pasqua – IV Domenica di Pasqua – (21 aprile 2024)

Ecco il punto allora. Gesù, uomo, si fa Dio? Ebbene, può essere riconosciuto tale proprio perché ha spogliato se stesso e sta tutto nella manifestazione dello splendore dell’amore del Padre per noi. L’allusione è che Gesù, che pone la sua vita per noi, va colto nel mistero del Padre che gli ha comandato questo, nel mistero dell’amore eterno di Dio per i suoi figli. Il passo significativo di riferimento è l’inno di Paolo nella sua lettera ai Filippesi: “egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome” (Fil 2,6-9). Non è vano ricordare la profezia di Zac 11,12-13, là dove il Signore è rifiutato dai suoi servi e la cui persona, come pastore del gregge, è valutata trenta sicli d’argento, lo stesso prezzo del tradimento di Giuda.