Tutti i Santi

Anno liturgico C (2015-2016) – Solennità e Feste – Tutti i Santi – (1° novembre 2016)

Le preghiere e le letture di oggi mostrano in cosa consiste la gioia della santità: godere dello splendore dell’amore di Dio per noi. E tutti gli sguardi si accentrano sulla figura dell’Agnello glorioso e immolato ‘fin dalla fondazione del mondo’ (Ap 13,8). Il mondo è uscito dall’amore di Dio, di esso è intessuto e percorso, di esso parla, ma quanta tenebra ne impedisce la visione!

XXXI Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XXXI Domenica – (30 ottobre 2016)

È Gesù a prendere l’iniziativa di fermarsi a casa di Zaccheo e Zaccheo, esattore e capo degli esattori, persona invisa alla gente, un uomo ricco, non è ancora uno che crede; è soltanto uno che vorrebbe conoscere quel profeta di cui si va parlando, che si prende la briga di vederlo. […] Un uomo della sua importanza non poteva certo esporsi al ridicolo, salendo su una pianta, per un motivo futile. Gesù, che guarda ai cuori, sente il suo desiderio e gli si fa incontro.

XXX Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XXX Domenica – (23 ottobre 2016)

Se la parabola di domenica scorsa verteva sulla necessità di pregare sempre senza stancarsi mai, quella di oggi, invece, svela la condizione e il frutto della preghiera. Luca introduce la parabola con queste parole: “Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri” (Lc 18,9).

XXIX Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XXIX Domenica – (16 ottobre 2016)

Gesù teme che noi ci stufiamo nel pregare. E da dove ci deriva lo scoraggiamento (questo significa propriamente stancarsi)?
Gesù aveva appena risposto alla domanda dei farisei: “Quando verrà il regno di Dio?” (Lc 17,20) con il ricordare che il regno di Dio non può essere visto come un fatto osservabile, ma solo nella fede in lui. Fede, che però è messa alla prova dalla fatica del vivere e dello stare nella storia, con le sue assurdità e con i suoi dolori. Aveva ricordato i tempi escatologici, vale a dire aveva cercato di orientare gli sguardi dei suoi ascoltatori verso il punto finale della storia, la venuta del Figlio dell’Uomo, venuta che però si manifesta già nel giudizio della croce, dove prevale la manifestazione dell’amore del Padre per noi.

XXVIII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XXVIII Domenica – (9 ottobre 2016)

In questa narrazione il testo sembra come sorvolare sull’evento del miracolo di guarigione per insistere su altro. […] Gesù è in viaggio verso Gerusalemme e l’annotazione di Luca mette in risalto il fatto che ciò che avviene deve essere compreso nell’ottica di quel viaggio, per lo scopo segreto di rivelazione del mistero di Dio che si compirà. Non solo, ma subito dopo il racconto dei dieci lebbrosi segue la domanda dei farisei sul regno di Dio: “Quando verrà il regno di Dio?”. Ciò che è in gioco nel brano dei dieci lebbrosi è appunto la questione del Regno di Dio che viene. Come non vederlo? Eppure, non sembra così facile vederlo.